lunedì 4 marzo 2013

SERVI CONSAPEVOLI



I traditori più schifosi sono i servi consapevoli.

Sono quelle persone grette che pur essendo consapevoli dei veri problemi dell'Italia, pur essendo consapevoli di quali dovrebbero essere le reali soluzioni da adottare, pur essendo a conoscenza del fatto che viviamo in un sistema diabolico in cui i ricchi e i potenti spogliano la popolazione, la manipolano, la terrorizzano, la rincoglioniscono con informazioni false o parziali, pur essendo consapevoli di tutto questo chinano la testa e si vendono. Pur essendo consapevoli di questo sviano l'attenzione su temi meno importanti, scendono a patti scellerati con poteri di cui gli italiani ignorano anche l’esistenza ben sapendo che col loro tradimento stanno firmando la condanna alla povertà e alla disperazione per milioni di famiglie. Vendono sottobanco la loro anima e quella della loro gente in cambio di quello stesso potere che dichiarano a gran voce di voler scardinare.

E il popolo italiano cosa fa? Crede, poverino,  di vivere in una democrazia solo perché esistono le elezioni e perché è “libero”, così crede, di poter “scegliere” fra diversi partiti, anche piccoli. Pensate un po'... ci sono anche i piccoli partiti!!!! Vengono tollerati anche loro in questa nostra bella democrazia.
Si... quei piccoli partiti che però guarda caso non hanno voce e forse mai l’avranno, non hanno soldi per portare avanti una campagna elettorale, far sentire la loro voce, far conoscere al popolo italiano la verità, non hanno quindi visibilità e di conseguenza a conoscerli sono in pochi e quindi, è ovvio, raccolgono pochi voti... e magari quei piccoli partiti sono gli unici che parlano di sovranità monetaria e di debito truffa.  E allora? Allora c’è da boicottarli, osteggiarli, renderli invisibili, tappare loro la bocca in ogni modo possibile, lecito o illecito. E poi far sbandierare a mezzibusti  e comparse varie la favola della democrazia e della libertà di scelta.
L'italiano crede ancora (ma a quante cose crede l’italiano?) che il gesto di tracciare una crocetta su un foglietto di carta equivalga alla libertà di poter davvero scegliere.

Con in mano i mezzi di comunicazione... tv, giornali importanti, radio, volantini pubblicitari che invadono le nostre cassette delle lettere (il più delle volte già martoriate dagli avvisi degli strozzini di equitalia), perfino i cartelloni pubblicitari, quelli che italiano vedi mentre sei in macchina, in coda per andare a lavorare (se ancora hai un lavoro), o quelli che vedi mentre passeggi (se ancora hai tempo per farti una passeggiata e non devi barcamenarti fra mille espedienti per riuscire a tirare avanti fino alla terza settimana del mese quando ti va bene)... il sistema manipola le informazioni che ti arrivano e SCEGLIE CHI deve avere visibilità e chi no. Tu conosci solo ciò che il sistema vuole, italiano. Tu desideri quello che il sistema vuole, tu pensi quello che il sistema vuole, tu sei il sistema  e a queste elezioni tu hai comunque scelto quello che il sistema voleva, italiano. Pure Grillo? Si, pure Grillo.
Quindi di che cavolo parli italiano quando dici “siamo in un sistema democratico”?!?! A che ti riferisci?!?! Di cosa ti illudi?!?!

Quando, sempre tu italiano, affermi che è sempre meglio questo schifo di dittatura travestita da democrazia rispetto ad una dittatura “vera e propria”, mi viene voglia di urlarti in faccia che di questa nostra democrazia si muore di suicidio, di umiliazione, di depressione di disperazione.  Ma poi mi trattengo perché so che in fondo non è tutta colpa tua. Mi trattengo anche perché so che non sei tu che parli, ma il sistema che è diventato parte integrante della tua mente. Perché so che non sei libero. Perché so che esprimi idee non tue. Perché so che non sei consapevole di essere uno schiavo.

C’è chi invece ne è ben consapevole e ha a cuore il bene del proprio Paese, perché ci vive, perché ci è nato, perché quella è la sua gente, perché cazzo qui venivo a scuola, qui sono cresciuta, qui ho giocato, riso, pianto, gridato, perché ogni posto non è un luogo vuoto ma è un ricordo, un profumo, una voce, una musica, un volto... chi prova tutto questo sente il dovere di informare, sente una spinta, una forza che nasce da dentro e che non si può trattenere o soffocare. Sai che devi fare qualcosa, non puoi lasciare un mondo di merda a chi verrà dopo di te, a tutte le persone che non hanno ancora capito in quale realtà manipolata vivono. A volte vorresti gettare la spugna,  tristezza e sconforto ti assalgono nel sentire certi discorsi e nel vedere certi sciacalli bastardi blaterare di soluzioni che col vero bene della nostra Italia nulla hanno a che spartire.  MA poi ritrovi la forza, ti riprendi, ti risollevi perché altri come te ti incitano a non mollare.

Italiano, tu non sei libero e non vivi in un sistema democratico. Tu vivi in un sistema che ti da l'ILLUSIONE della libertà e della democrazia.
La libertà ti è stata scippata quando ti hanno tagliato il cordone ombelicale. Quando per la prima volta i tuoi polmoni si sono riempiti di ossigeno ti hanno privato del tuo diritto naturale alla libertà e sei stato registrato e schedato e a partire da quel momento è stato facile rubarti anche quel briciolo di libertà che ti restava,  pezzetto per pezzetto, poco alla volta, piano piano, di modo che nemmeno te ne accorgessi.
E’ per questo che ti dovresti incazzare, italiano, non per un sorpasso azzardato al semaforo o per una precedenza non data o perché i politici “vengono pagati troppo”. Quelle sono sciocchezze se paragonate alle ingiustizie che soffocano la tua vita e calpestano la tua dignità.

La libertà dobbiamo riconquistarla e il prezzo sarà elevatissimo come per tutte le cose di grande valore. Nulla viene dato per nulla, nessuno sconto ci verrà fatto.
E se il prezzo che siamo disposti a pagare è inferiore a quello necessario schiavi siamo e schiavi rimarremo, consapevoli o meno di esserlo, condannando noi stessi e i nostri figli ad una vita infernale.

Letteralmente infernale.

Aida M.