sabato 6 ottobre 2012

Democrazia, cos'è?

Fin da quando eravamo piccoli ci insegnano che l'organizzazione sociale all'interno di cui viviamo è di tipo democratico. Questo concetto dopo essere stato insegnato nelle scuole viene ribadito costantemente dai Mass Media. Il sistema democratico, in base alle influenze ricevute, viene quindi ritenuto dalla maggioranza della popolazione il miglior sistema di organizzazione sociale.

La parola democrazia deriva dal greco démos cràtos e significa governo del popolo. In questo sistema sociale è il popolo ad autogovernarsi esercitando la propria volontà. Come avviene tutto questo? Tramite l'emanazione delle leggi.
La creazione delle leggi da parte del popolo è una caratteristica fondamentale ed imprescindibile della democrazia. Il popolo decide da solo come governarsi attraverso la definizione di norme che gli amministratori di turno devono far rispettare.
E' necessario fare una distinzione tra il concetto di amministratore e il concetto di sovrano. In democrazia il sovrano è il popolo: è la collettività che decide. Sovrano infatti significa al di sopra, e nessuno può contraddire le volontà del popolo. Il sovrano è colui che ha il diritto.
L'amministratore è invece colui che amministra i beni secondo le volontà del suo proprietario. L'amministratore non può prendere decisioni in nome del popolo, e non può emanare leggi (se ciò avvenisse sarebbe come se il vostro amministratore condominiale decidesse cosa fare in casa vostra: se cambiare i pavimenti, se vendere o affittare il vostro appartamento).
Se in regime di democrazia il popolo è sovrano ed è lui a decidere come governarsi perché la maggior parte del popolo vive nella povertà e nella disperazione? Secondo voi il popolo desidera soffrire? Oppure gli eventi sono diversi da come ce li insegnano e raccontano?

La democrazia, come indicato sopra, ha come prerogativa l'emanazione delle leggi da parte dei suoi cittadini. Nel nostro sistema di governo invece le leggi non sono emanate dal popolo, ma da alcuni rappresentanti. Questo è un paradosso: se non sono i cittadini a redigere le leggi come facciamo ad credere di essere in democrazia?
Il potere dei logos (delle parole) è fondamentale nell'influenzare le persone; è infatti stato coniato il termine contraddittorio e privo di significato: "democrazia rappresentativa".
Poiché in democrazia ogni legge deve essere emanata dal popolo, a causa di problemi logistici che comporterebbe un'assemblea partecipativa di tutta la popolazione, la democrazia può verificarsi solo in piccole realtà (c'è da sottolineare tuttavia che la tecnologia permetterebbe di estendere le comunicazioni a distanza sfruttando strumenti multimediali).
Esiste un altro tipo di organizzazione sociale che rispecchia l'attuale situazione: l'aristocrazia.
Aristocrazia significa "governo dei migliori". In questo sistema solo un piccolo gruppo di persone emana le leggi e governa. L'aristocrazia può essere di due tipi: ereditaria o elettiva.
L'aristocrazia ereditaria è caratterizzata dalla casta che detiene il potere (passandolo di padre in figlio e mantenendolo a vita, es. i nobili).
L'aristocrazia elettiva, invece, è caratterizzata dall'elezione dei membri che emanano leggi e governano. In Italia accade esattamente questo e siamo chiamati a votare solo per eleggere chi ci "governerà". E poiché la democrazia in realtà non esiste è necessario far credere costantemente il contrario affinché il popolo non si ribelli. Se le istituzioni fossero davvero democratiche non ci sarebbe bisogno di parlare continuamente di “democrazia”, ma si agirebbe semplicemente “democraticamente”.
Inoltre l'aristocrazia (che potrebbe essere un ottimo tipo di governo se chi ricoprisse quelle cariche fosse “responsabile” ed “onesto”) tende a degenerare in oligarchia (governo dei pochi).
Attualmente siamo in un tipo di organizzazione sociale oligarchico dove i pochi (che fra l'altro sono sempre gli stessi) decidono per i molti. Questa oligarchia si è consolidata con la monopolizzazione dei mezzi d'informazione che vengono utilizzati a loro favore nascondendo o denigrando idee alternative e convincendo il popolo che l'attuale classe dirigente è l'unica possibile.
In molti hanno compreso che questo tipo di sistema non è la democrazia tanto paventata dai media e rifiutano di andare a votare. In realtà dovremo sfruttare "l'unico strumento democratico" che abbiamo per nominare un movimento politici che ha tra le priorità la promozione della democrazia (quella vera, quella diretta). Esistono alcuni partiti (seppur poco conosciuti) intenzionati a promuovere assemblee sovrane dove i cittadini si riuniscono per decidere cosa fare del loro futuro e del loro territorio.

Siccome nelle scuole non insegnano la verità circa il mondo, le scuole devono ricorrere a inculcare negli studenti propaganda circa la democrazia. Se fossero realmente democratiche, non vi sarebbe bisogno di bombardarli con banalità circa la democrazia
(Noam chomsky)

Claudio & Dania