domenica 4 dicembre 2011

I have a dream...

Io ho un sogno”, queste erano le parole iniziali di Martin Luther King nel suo famoso discorso...

Tanti dei nostri sogni spesso sono resi impossibili, ma non perché irrealizzabili, semplicemente perché qualcuno ha voluto così.

Spesso, quindi, ci risulta difficile continuare a sognare. Questa è una delle più grandi sconfitte dell'umanità: non riuscire più a sognare significa aver perso la speranza e senza la speranza non c'è azione. “Il contadino semina perché ha la speranza di raccogliere e non la certezza, se non avesse la speranza non seminerebbe nemmeno”. Ma fermiamoci un attimo a riflettere, qual'è la nostra società ideale? In quale mondo vorremmo vivere (e non sopravvivere)? Dove vorremmo crescere i nostri figli?

Sarebbe bello che vi fosse un mondo in cui l'etica (e non il denaro) fosse la bussola della civiltà, in cui ci si potrebbe basare sulla sostenibilità dei beni reali anziché sulle risorse finanziarie. Il governo “ideale” dovrebbe avere come compito principale la soddisfazione dei bisogni dei propri cittadini.

In Italia, “paradiso” del mediterraneo, la popolazione dovrebbe cooperare per il benessere di ogni individuo. Il primo articolo della costituzione dovrebbe recitare:

L'Italia è una Repubblica basata sul tempo libero”.

Sarebbe auspicabile che ogni cittadino non avesse la preoccupazione di come arrivare a fine mese e che le persone avessero fiducia l'uno dell'altro. Non ci dovrebbero essere né conflitti d'interessi, né guadagni da agognare ad ogni costo.

In questo paese ideale la casa è garantita dallo stato, tutti devono avere un posto in cui vivere, e lo stato (che non è altro che la comunità di individui) garantisce un'abitazione a ogni nucleo familiare. La casa non viene più “venduta”, ma è concessa ai richiedenti in base alle loro necessità. Le agenzie immobiliari si mobiliterebbero per realizzare lo scambio tra offerta-domanda.

L'acqua e l'elettricità dovrebbero essere gratuite fino ad alcune soglie, a pagamento negli altri casi (es.: fino a 15 kw al giorno gratis, oltre a pagamento).

I prodotti alimentari dovrebbero essere coltivati in zone limitrofe (es. filiera corta).

I trasporti “pubblici” in quanto tali dovrebbero essere gratuiti.

In questo “mio” mondo ideale c'è un reddito di cittadinanza per tutti. Non essendoci ricchezza in un mondo di morti, la prima cosa da salvaguardare è la vita, e tutti hanno diritto ad un reddito minimo di cittadinanza. La vita è la ricchezza più grande e quindi va salvaguardata e protetta.

Il reddito di cittadinanza e i servizi primari garantiti all'individuo farebbero sì che essi non siano più obbligati a trascorrere 8 ore al giorno a lavoro, ma sarebbe sufficiente un lavoro part time. La tecnologia (che sostituisce l'uomo nelle produzioni aumentandone la produttività) renderebbe possibile tutto ciò.

Con un lavoro part time ogni persona riuscirebbe a coltivare le proprie passioni portando così la civiltà a progredire (riflettete su quante persone potrebbero essere grandi artisti o inventori, ma per sopravvivere si ritrovano a passare 10 ore in fabbrica abbandonando i propri interessi). Le madri potrebbero accudire i propri figli senza dover ricorrere a nonni o baby sitter.

Cosa vorrei ancora nella mia “società ideale”?

Le istituzioni di potere, per esempio, come dovrebbero essere?

Come molti affermano “Il potere corrompe ed il potere assoluto corrompe in modo assoluto”.

Quindi, dal momento che sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze, non potremmo far altro che prevenirle frazionando il potere con la decentralizzazione, ovviandone le sue corruzioni intrinseche. Dovrebbe inoltre essere previsto un cambiamento costante e continuo degli amministratori, scelti nella maggior parte dei casi in maniera “casuale” (onde evitare la costituzione di cooperazioni trasversali o poco chiare dette massonerie, lobby o clienteralismi).

In questo modo ognuno riacquisterebbe la propria dignità e potrebbe cimentarsi in ciò che è più incline a fare.

La nostra società attuale invece prevede che per aver accesso a qualsiasi cosa si debba possedere denaro. Questa è l'unica cosa richiesta. Quali sono le conseguenze?

La casa diventa un lusso, come un lusso è avere i servizi di prima necessità: acqua, cibo, trasporti etc.

L'unico obiettivo è “fare soldi”. Non esiste etica: “Non conviene più ciò che è giusto, ma è giusto ciò che conviene”. Le case farmaceutiche per esempio non hanno più come obiettivo la cura delle persone (scopo etico che ne giustificherebbe la loro esistenza), ma renderle malate “cronicamente” per continuare a vendere prodotti e fare profitti (a scopo capitalistico), così come avviene in qualsiasi altro settore.

La causa originaria di tale male è il “signoraggio bancario”, che espropria le persone, mettendole le une contro le altre per riuscire ad ottenere denaro sufficiente per sopravvivere: “Morte tua vita mea”. In questa società è premiata l'avidità: certe persone posseggono tutto a discapito del resto della popolazione.

Ma come è possibile concepire che un individuo possegga 10 case ed un altro invece non riesca ad acquisirne nemmeno una? A cosa servono 10 abitazioni? Solo per essere affittate aumentando i propri profitti (dato che il proprietario, nella maggior parte dei casi, abiterà in una sola casa). Ciò dovrebbe essere contrastato e non premiato. Le risorse limitate dovrebbero essere distribuite equamente a tutti i cittadini. Chissà, magari il prossimo passo nel futuro sarà la quotazione dell'acqua in borsa (iniziativa già proposta in ambito finanziario). “Hai i soldi? Allora bevi, altrimenti muori!”.

Facciamo un'ultima riflessione...

Immaginate di vivere in un paese di dieci persone in cui, a causa della carenza di piogge estive, si presenti una lunga siccità di tre mesi. Avete bisogno di costruire una piccola diga sul torrente per avere acqua ed elettricità. Decidete che ognuno di voi si occupi, per lo stesso tempo, della costruzione della diga. Una volta costruita la suddetta diga, il vostro villaggio avrà guadagnato un'infrastruttura che porterà benefici a tutti i suoi abitanti (acqua disponibile anche in estate ed elettricità) senza alcun tipo di onere, se non quello di manutenzione.

Adesso immaginate la stessa questione affrontata all'interno di una nazione. Risulta difficile chiedere a tutti i cittadini di poter partecipare alla costruzione di una qualsiasi infrastruttura, quindi per semplificare si introduce il denaro. Con esso infatti solo alcuni dei cittadini provvedono alla costruzione della diga, mentre gli altri forniscono ai lavoratori tutto il resto (il denaro potrà essere scambiato per avere servizi). A questo punto, però, una volta finita l'opera, questa non sarà più un guadagno per la collettività, ma un debito, dal momento che il denaro usato per la sua costruzione (e creato a costo zero) è stato “prestato”. Nonostante i cittadini abbiano costruito con le proprie mani le infrastrutture, essi stessi non ne sono proprietari, anzi tali soggetti diventano debitori in quanto la banca reclama il pagamento. Le infrastrutture sono state costruite dalla collettività e non dalla banca, ma è quest'ultima che ne reclama la proprietà in quanto ha “prestato” i famosi pezzi di carta.

A causa di questa truffa, che sta all'origine del sistema monetario, lo stato sarà sempre in deficit, le aziende continueranno a chiudere per mancanza di fondi e le persone continueranno ad impoverirsi, le multinazionali (di proprietà dei grandi istituti di credito) e le grandi banche aumenteranno proporzionalmente i loro possedimenti.

L'unica soluzione possibile è quella di rendere pubblica la proprietà della moneta all'atto dell'emissione (come dovrebbe essere). Recentemente, a fronte delle nuove manovre proposte da Monti, Casini ha affermato: “Quando il medico arriva in casa, difficilmente prescrive le medicine buone. Le medicine sono sempre amare, ma evitano al paziente di morire”. A prescindere dalla dubbia efficacia di molte medicine, la guarigione prevede un miglioramento dello stato di salute e non un peggioramento: come si fa a migliorare la situazione della popolazione se si aumentano le tasse e si taglia sulle pensioni? Che copione recitano questi politici? Perché l'Italia ha dovuto versare la bellezza di 170 miliardi di euro nel “fondo salva stati” della UE e successivamente (sotto il governo Berlusconi) ha introdotto manovre per recuperare 70 miliardi in 3 anni?

Einsten dichiarava “L'anarchia economica della società capitalista, quale esiste oggi, rappresenta secondo me la vera fonte del male. Vediamo di fronte a noi un'enorme comunità di produttori, i cui membri lottano incessantemente per spogliarsi a vicenda dei frutti del loro lavoro collettivo […] Sono convinto che vi è un solo mezzo per eliminare questi gravi mali, e cioè la creazione di un'economia socialista congiunta a un sistema educativo che sia orientato verso obiettivi sociali. In tale economia i mezzi di produzione sono proprietà della società stessa e vengono utilizzati secondo uno schema pianificato. Un'economia pianificata, che equilibri la produzione e le necessità della comunità, distribuirebbe il lavoro fra tutti gli abili al lavoro e garantirebbe i mezzi di sussistenza a ogni uomo, donna e bambino. L'educazione dell'individuo, oltre a incoraggiare le sue innate capacità si proporrebbe di sviluppare in lui un senso di responsabilità verso i suoi simili anziché la glorificazione del potere e del successo, come avviene nella nostra società attuale”.

Perché la gente non si oppone?

Lo stesso Einstein affermava: “Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi”!!!


Claudio & Dania





domenica 27 novembre 2011

Storia di un "comune" precario


Io, comune mortale... io, comune precario...

Io, stanco di “mettere in saldo” il mio tempo...

Io, stanco di “arrancare” per arrivare a fine mese...

Io, stanco di essere un numero...


Gli annunci di lavoro mi rendono perplesso, mi disorientano... a volte piango dal ridere, altre volte rido per non piangere...

Navigo abitualmente in rete, mi imbatto in molti siti che promettono di trovarmi un lavoro... la maggior parte degli annunci recita così:

Cercasi operatore call center con buona dialettica e con elevato grado di tolleranza allo stress”;

Cercasi agenti commerciali (porta a porta) esperti nella vendita di marchingegni che trasformano l'acqua in oro. Si offrono: provvigioni e formazione gratuita”.

Su quali basi posso progettare la mia vita lavorando in un call canter o come venditore porta a porta? A che cosa potrebbe essermi utile una formazione in marchingegni che trasformano l'acqua in oro? Perché dovrei accettare un lavoro che richiede tolleranza allo stress? Il lavoro non dovrebbe nobilitare l'uomo?

Al di là di queste mie domande “opinabili” mi accorgo che la maggior parte dei lavori prevede un inquadramento contrattuale a progetto o di tipo occasionale...

A questo punto provo ad ipotizzare di lavorare nel sopra citato call center, lo stipendio è di circa 800/900 euro al mese (nel migliore delle ipotesi). Non essendo più un adolescente, per me sarebbe auspicabile abbandonare la casa nativa (anche perché se non lo faccio mi chiamano “bamboccione”). Mi metto così a sfogliare gli annunci immobiliari. Rimango sorpreso nel vedere che gli affitti di un bilocale in molte zone non scendono al di sotto delle 500-600 euro, a cui vanno ad aggiungersi spese condominiali etc. Quindi, ricapitolando, dai miei iniziali 900 euro devo sottrarre 500 euro di affitto e 50 euro di condominio. Con le restanti 350 euro devo provvedere a:

  • mangiare e bere;

  • comprare vestiti e articoli di prima necessità;

  • pagare le bollette (elettricità, acqua, gas... );

  • provvedere ai costi di trasporto (spese per carburante/assicurazione in caso di mezzo proprio, o spese per i trasporti pubblici);

  • spese mediche occasionali o spese per imprevisti;

  • eventuali (ma solo eventuali!!!) spese per il tempo libero.

Delle mie 350 euro probabilmente non rimarrà niente. Quindi oltre a non avere una casa propria (nessuno concederebbe un mutuo ad un precario come me) sono costretto a non risparmiare un euro ed a vivere nell'indigenza assoluta! Per me l'utopia ormai non è relativa solo ad avere una casa, ma anche a fare un viaggio, a leggere un buon libro, ad andare al cinema o al teatro. Sono uno precario che segue sogni impossibili.

Alcuni potranno pensare “La cosa non mi riguarda, ho un buon posto di lavoro”. Ma siete così sicuri che il vostro posto di lavoro vi garantisca ciò che desiderate? Siete così certi che il vostro lavoro vi nobiliti? Credete veramente che il vostro futuro sarà roseo? Ritenete davvero che il vostro posto di lavoro sia “sicuro”?

In realtà anche colui che è per natura ottimista, pian piano, osservando le nuove manovre finanziare e le politiche in atto, inizia a dubitare sul suo futuro, e inizia a riflettere sul peggioramento della situazione lavorativa ed economica. La crisi, passo dopo passo, annienta i sogni di molti, schiaccia il loro corpo e la loro anima, rende dubbiosi e spaventa. La precarietà rende sterili, la precarietà sacrifica le vite... la precarietà rende schiavi.


Io, comune precario...

Io, che sogno di lavorare per vivere e non di vivere per lavorare...

Io, che voglio che la mia utopia diventi realtà...

Io, che sogno una vita normale...

Io, che non voglio arrendermi...

Io, che voglio essere libero... !


Dania & Claudio

domenica 20 novembre 2011

Il nuovo governo Monti... dalla padella alla brace

In questi anni i governi con le loro politiche non hanno portato alcun beneficio ai cittadini, accrescendo la loro contrarietà nei confronti della classe dirigente. Questo risentimento verso i "soliti" politici ha permesso al nuovo governo, con Monti presidente del consiglio, di essere accettato con speranza e allegria da buona parte dell'elettorato italiano. Purtroppo queste persone, che vedono nel nuovo governo una speranza per il futuro, non conoscono sufficientemente i fatti. E' quindi doveroso farvi riflettere su alcune questioni di fondo:
  • Qual'è lo scopo di un governo?
  • Cosa significa "destra" e "sinistra"?
Il compito di un governo è quello di soddisfare i bisogni materiali dei cittadini: garantire loro una casa, l'acqua, l'energia, il cibo, l'istruzione, i trasporti. A giudicare dai risultati mi sembra ovvio che questi obiettivi non siano mai stati perseguiti. L'unica cosa che hanno introdotto i governi sono: aumento delle tasse (ingiustificato dal momento che lo stato non garantisce alcun servizio... non fornisce una casa, non garantisce il cibo, l'acqua... i trasporti “pubblici” sono a pagamento, le pensioni insufficienti, la salute è garantita a chi può pagarsela, per gli altri c'è la sanità che è ben altra cosa...), aumento della burocrazia, aumento di obblighi (addirittura l'obbligo di catene in auto in luoghi come Prato, Pistoia, Firenze dove la neve cade un giorno ogni due o tre anni). Nonostante l'evidenza del fallimento dei partiti attuali le persone continuano a contrapporsi in base a etichette di destra e sinistra.
Ma cosa vuol dire realmente “destra” e “sinistra”? In pochi sanno che destra e sinistra si riferiscono a concetti di conservatorismo e liberismo. Questa distinzione dovrebbe far capire all'elettore accorto che in questi ultimi 20 anni in cui si sono susseguite le due fazioni di “destra” e “sinistra” niente è mai cambiato, entrambi i gruppi hanno remato in un'unica direzione (cosa insolita se si pensa che debbano essere contrapposti: l'uno dovrebbe fare il contrario dell'altro). A questo punto viene da chiedersi: perché remano nella stessa direzione? Molti risponderebbero: “L'unica cosa che interessa ai politici è arricchirsi e rubare”. Questa massima, seppur condivisibile, non risponde alla domanda in quanto i politici potrebbero ugualmente “rubare” seguendo le loro ideologie (conservatrice o liberale). Possiamo inoltre porci un altro quesito: come mai il loro susseguirsi ha garantito una continuità politica? La risposta è molto semplice: non sono loro a comandare. Qualcuno potrebbe controbattere con una frase del tipo: <<"E allora chi comanda?". A tale domanda risponderei: <<"Comanda chi paga i milioni di euro delle loro campagne elettorali">>.
Se volete sapere chi comanda in un partito non dovete chiedere chi è il segretario, ma chi lo paga... “E' chi paga il pifferaio che sceglie la musica”! I politici vengono pagati dai “poteri forti” i quali non sono altro che le lobby della finanza e dei petrolieri, sono loro a “decidere”. “I politici sono i camerieri dei banchieri”: così descrisse Ezra Pound la classe dirigente, frase ribadita anche dall'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga.
Siete ancora scettici? Perfetto adoro gli scettici, perchè anche io lo sono (uno scettico non è altro che una persona che per credere ad una teoria ha bisogno di prove), quindi vi darò altre conferme. L'ex presidente del consiglio e della repubblica Carlo Azelio Ciampi è stato governatore della Banca d'Italia (ricordo che, al contrario di quanto si potrebbe intuire, la Banca d'Italia è un ente privato) ed era sul libro paga di Goldman Sachs, così come lo era Prodi, e guarda caso con loro è incominciata l'era delle privatizzazioni (in realtà svendite dei beni comuni a banche o multinazionali da esse controllate), portate avanti poi da tutti i governi con una sola differenza: la coalizione di sinistra le chiama liberalizzazioni, la destra privatizzazioni!!! In Grecia, dove i poteri forti hanno fatto il loro primo esperimento Europeo (spogliare il popolo di ogni cosa, impossessandosi di tutto), non appena Papandreu ha ventilato l'intenzione di fare un referendum per chiedere al popolo se avesse voluto non pagare il debito (sull'esempio islandese) sottraendosi quindi alle grinfie dei banchieri, quest'ultimi hanno provveduto subito a sostituire Papandreu con il loro “scagnozzo” Papademus (ex governatore della banca centrale greca e persona colpevole della crisi della sua nazione). Adesso in Italia è stata fatta la stessa cosa: al governo si è insediato Monti, persona inserita nel libro paga di Goldman Sachs e membro della Commissione Trilaterale e del Gruppo Bilderberg. Il suo unico scopo è quello di accelerare la privatizzazione dei beni comuni (quindi quello di “rubare” ciò di cui noi abbiamo bisogno). Da notare inoltre che tra i ministri vi sono l'amministratore delegato di Banca Intesa e un appartenente al consiglio di amministrazione dell'Unicredit.
Altro obiettivo è quello di eliminare il contante (come hanno cominciato a ventilare sui media con la scusa della lotta all'evasione) così da rendere definitivamente le persone schiave delle banche. In un mondo in cui non esiste contante ma esistono solo carte di credito, se per qualunque ragione venisse disattivata la carta di credito, le persone si troverebbero impossibilitate a comprare o vendere e... a mangiare!
A tal proposito voglio citare una parte dell'apocalisse: “Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.”
Alla luce delle informazioni fin qui elencate non credo che coloro che hanno accettato con gioia questo governo potranno rimanere della stessa opinione...

Claudio e Dania

mercoledì 19 ottobre 2011

22 ottobre 2011 - Assemblea regionale Pbc Toscana


COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Assemblea regionale Pbc Toscana.

Sabato 22 ottobre, presso lo Studio Cocchi, situato in via Antonio Cocchi n°57 a Firenze, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, avrà luogo l'assemblea regionale della Toscana del Movimento politico di liberazione “Per il Bene Comune”. Il Pbc, dopo l'assemblea nazionale di Torino, continua a coinvolgere i cittadini di ogni regione sulle proprie analisi politiche e sul nuovo statuto, consultabili sul sito www.perilbenecomune.net, oltre alle proprie proposte operative.

Gli organi di stampa e i cittadini sono invitati a partecipare.

Monia Benini, Presidente Nazionale del Movimento, e il portavoce nazionale, sen. Fernando Rossi, illustreranno le ragioni della svolta politica decisa dall’assemblea.

Ecco l'Odg:
- Analisi sommaria politica dell'Italia e della regione Toscana (economia, ambiente, lavoro, cultura, società, istituzioni);
- Discussione sulle analisi che hanno portato alla decisione dell’assemblea nazionale di PBC;
- Elezione dei coordinatori/referenti regionali (Toscana).

IL DOCUMENTO POLITICO
L' impoverimento del popolo e la scomparsa di ogni reale prospettiva per le nuove generazioni ci impongono un salto politico-culturale, passando dalla fase di studio, denuncia e resistenza a quella della necessaria rivoluzione democratica, che ridia sovranità ai cittadini, attraverso la loro diretta partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

1) I Partiti del centrodestrasinistra sono macchine di potere immodificabili, imbrigliate nel sistema di potere gestito dalle lobby finanziarie, e ci hanno portato nella attuale situazione, in cui il Parlamento non rappresenta e non tutela il popolo e dove ogni principio costituzionale è stato tradito.

Alle prime elezioni alle quali parteciperà, PBC assumerà la denominazione di “Lista aperta della comunità (con l’indicazione della località)” in caso di amministrative e/o regionali, e di “Lista patriottica aperta” nel caso di elezioni politiche e sarà composta per Max 1/10 da persone candidate dalle rispettive assemblee degli iscritti a PBC e per 9/10 dai cittadini e cittadine estratti a sorte tra gli aventi diritto al voto, che avranno sottoscritto il Programma Elettorale. L'Assemblea dei candidati deciderà con la democrazia diretta il capolista; mentre la posizione in lista sarà assegnata per estrazione. La riunione plenaria dei candidati sarà il Parlamento del Popolo e verrà convocato almeno una volta all'anno, finché la lista di PBC non avrà raggiunto la maggioranza parlamentare, da sola o in alleanza con nuove formazioni politiche moralmente ed eticamente accettabili.

1/a) La firma del programma (Max 1 pagina dattiloscritta: pace, Italia agli italiani, moneta pubblica, reddito minimo di cittadinanza verso la piena occupazione, centralità dei saperi, …) conterrà anche la dichiarazione di non essere aderente alla massoneria, alla criminalità organizzata e ad alcuno dei partiti del Centrodestrasinistra, il candidato dichiarerà inoltre eventuali condanne e/o procedimenti in corso (che verranno valutati con urgenza dal Collegio dei Garanti) e di accettare la decisione dell’assemblea dei cittadini del suo collegio elettorale e/o mandamento, qualora questa voti la sua decadenza (per voto difforme dalle decisioni assembleari o altre gravi violazioni degli impegni con gli elettori). Un preciso punto del contratto con gli elettori prevederà anche l'indennizzo delle spese elettorali da versarsi a PBC qualora l'eletto decida di passare ad altra formazione politica.

L'ufficio stampa
“Per il Bene Comune”
www.perilbenecomune.net
info@perilbenecomune.net

martedì 27 settembre 2011

22 ottobre 2011 - Assemblea regionale PBC Toscana

Studio Cocchi
via Antonio Cocchi 57 - Firenze
22 ottobre - ore 15.30

Assemblea regionale Toscana PBC

In seguito all'assemblea nazionale che si svolgerà a Torino l'8 e 9 ottobre, avranno luogo le ultime assemblee regionali, con il seguente Ordine del Giorno:

1- Analisi sommaria politica dell'Italia e della regione (economia, ambiente, lavoro, cultura, società, istituzioni)

2- Discussione sulle analisi che hanno portato alle proposte del coordinamento nazionale all'assemblea nazionale di PBC

giovedì 22 settembre 2011

8 - 9 ottobre Assemblea Nazionale PBC - Torino 2011


8 - 9 ottobre 2011, Torino, Centro Culturale Dar Al Hikma, Via Fiochetto 15

Lo stato attuale del paese richiede risposte urgenti e rivoluzionarie, senza compromessi con il sistema. Con il metodo della democrazia diretta e con il  voto elettronico riservato a tutti gli aderenti, Per il Bene Comune vuole affrontare questa sfida e proiettarsi verso il futuro, per creare una forza di governo dirompente ed efficace.

Programma:

venerdì 25 febbraio 2011

“Appello urgente per la Maremma”

Coordinamento Valutazione e Osservazione del Polo Logistico di Braccagni
http://braccagni.wordpress.com/
La Maremma, uno degli ultimi grandi territori italiani ricchi di paesaggi e spazi liberi, campagne e boschi, flora e fauna, tradizioni e gastronomia, sta per essere sommersa da una “colata” di interventi industriali e para-industriali, che finiranno con lo snaturarla completamente, sottraendo al futuro della comunità ambienti, ecosistemi ed agro-ecosistemi sempre più preziosi, e sostituendoli con “poli” artificiali, sterilizzati e mineralizzati.
Con il nuovo PTC (Piano Territoriale di Coordinamento) l’attuale Presidente della Provincia di Grosseto annuncia che «la gran parte del territorio passa da “esclusiva” a “prevalente funzione agricola”».
Una prima conseguenza è la liberalizzazione del novanta per cento del territorio agricolo per l’installazione di fotovoltaico a terra (con conseguente cambio di destinazione d’uso da agricolo a industriale) e la destinazione di nuove aree agricole ad insediamenti industriali.

sabato 5 febbraio 2011

Maratona dei beni comuni

Domenica 13 febbraio dalle 14 alle 20,30 assolutamente da non perdere la maratona dei beni comuni – Taranto chiama Italia (salute, ambiente, occupazione, territorio) in diretta da tutta Italia: la puoi seguire direttamente da casa, con il tuo computer su www.perilbenecomune.net! Interverranno medici, esperti, giornalisti, oltre a rappresentanti di comitati.
Altri appuntamenti: in Sardegna (18 febbraio) e in Campania (21 febbraio): non perdere di vista l’apposita sezione “Agenda” sul sito di Per il Bene Comune!